Immergersi nel Salento significa non solo respirarne la storia e ammirarne i paesaggi, ma anche lasciarsi conquistare dai profumi che invadono le strade. Dalle piccole botteghe di paese ai laboratori artigianali più antichi, ogni angolo qui sembra custodire un segreto culinario da scoprire.
E se il tuo viaggio punta a sfiorare l’essenza più genuina di questa terra, allora non potrai fare a meno di assaggiare le sue specialità più iconiche: i pasticciotti e le pucce, simboli assoluti di un gusto che nasce dalla tradizione e si rinnova a ogni morso.
C’è chi dice che il Salento abbia il profumo del mare e della campagna assolata, ma chiunque abbia incontrato un pasticciotto caldo, appena sfornato, potrebbe aggiungere anche il profumo della pasta frolla appena dorata. Questo dolce semplice ma sorprendente racchiude una crema pasticcera setosa che si fonde con l’impasto friabile, regalando un’esplosione di gusto.
Se capiti a Lecce o nei paesi vicini la mattina presto, potresti vedere file di gente davanti ai bar, in attesa del proprio pasticciotto per iniziare la giornata col sorriso. La sua storia si intreccia con le vicende familiari di antiche pasticcerie, che per generazioni hanno custodito gelosamente la ricetta originaria. Oggi, varianti come il “pasticciotto alla crema di pistacchio” o al cioccolato soddisfano i palati più curiosi, ma la versione classica rimane un caposaldo intramontabile.
Se il pasticciotto racconta la dolcezza di questa terra, la puccia esprime invece la sostanza, la convivialità e la voglia di condividere un pasto informale. Parliamo di un pane morbido e rotondo, da farcire a piacimento con prodotti locali come pomodori, caciocavallo, capperi, tonno, olive e chi più ne ha più ne metta.
Ogni panificio ne sforna di diverse varianti, alcune più alte e soffici, altre più basse e croccanti, ma tutte accomunate da un sapore deciso che si abbina perfettamente alla farcitura. Se ti ritrovi a passeggiare per i vicoli di un borgo salentino durante una sagra di paese, la puccia non mancherà mai: è il simbolo del cibo semplice che unisce le persone in un momento di festa.
Il Salento non finisce certo qui, perché l’elenco di piatti imperdibili è tanto vario quanto generoso. Le pittule, ad esempio, sono piccole frittelle di pasta lievitata, spesso insaporite con baccalà o verdure, e rappresentano uno sfizio perfetto da gustare camminando per strada o durante un aperitivo informale.
Chi ha voglia di un primo piatto ricco di storia non dovrebbe lasciarsi sfuggire “ciceri e tria”, una pietanza a base di pasta e ceci in cui una parte della pasta, rigorosamente fatta a mano, viene fritta per aggiungere una nota croccante al piatto. È un mix di consistenze e sapori che ti fa percepire il legame profondo tra la cucina salentina e la terra da cui proviene.
Esistono poi mille altre golosità che potresti incontrare: dagli involtini di carne chiamati “turcinieddhri” fino alle frise di grano duro, da ammorbidire con un filo d’acqua e condire con pomodorini, olio extravergine e sale. Ogni specialità sembra raccontare un piccolo pezzo di storia, tramandato di generazione in generazione.
Impossibile apprezzare fino in fondo i sapori del Salento senza menzionare l’olio extravergine di oliva, vera linfa di questa terra. Gli uliveti secolari costellano il paesaggio con i loro tronchi nodosi, mentre il frutto di queste piante dà vita a un olio dal carattere intenso e fruttato, che diventa l’ingrediente base di tantissime ricette. Basterebbe una fetta di pane caldo per sentirne tutta l’autenticità.
Sul fronte dei vini, Negroamaro e Primitivo sono i due grandi protagonisti della scena enologica locale. Se capiti in una masseria o in un’enoteca storica, potrai concederti una degustazione che svela i profumi di questa terra: note di frutta rossa matura, spezie e un sentore di calore mediterraneo che avvolge il palato.
Non serve essere un esperto per capire che qui il vino rappresenta molto più di una bevanda: è un simbolo di festa e socialità, un compagno inseparabile del buon cibo.
Ogni piatto del Salento è frutto di mani sapienti e di un amore profondo per le proprie origini. Dalle colazioni con il pasticciotto caldo alle serate tra amici a base di pucce farcite, passando per pranzi domenicali dove la tradizione trionfa tra pasta fatta in casa e ortaggi di stagione, emerge un unico filo conduttore: la passione.
È quella passione che si avverte in ogni boccone e che, alla fine, finisce per diventare un invito a fermarsi ancora un po’. Perché, in Salento, il cibo non è solo nutrimento: è un’occasione di incontro, un modo di rendere la vita più dolce e colorata. E dopo aver assaggiato i suoi sapori più autentici, potrebbe crescere la voglia di tornare presto per continuare questo viaggio nella tradizione culinaria più verace e genuina del Sud Italia.
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